Da Simone Moro a Sofia Goggia il passo è breve, talmente breve che basta percorrere poche centinaia di metri per poterli incontrare per le vie di Bergamo Alta o le colline della Maresana, quando non sono in montagna ovviamente
“Mamma, ho vinto l’oro alle Olimpiadi!”
Questo il sogno che Sofia si è regalato, un impresa senza precedenti, mai infatti un italiana aveva vinto l’oro olimpico in discesa libera, la regina delle specialità dello sci alpino
Solamente il grande Zeno Colò nel ’52 a Oslo era riuscito a fare altrettanto tra i maschietti
“La vittoria la dedico a me stessa, al mio bel Paese, alle persone che vogliono bene a Sofia indipendentemente dal fatto che vinca l’Olimpiade. Grazie a chi ha creduto ad una bambina che a sei anni sognava di vincere le Olimpiadi sulla neve di Foppolo
Sono una pasticciona, ma oggi ho cercato di essere una samurai”
Oggi Sofia ha raggiunto l’apice della sua ancor breve e già luminosa carriera di atleta e non è un caso che l’abbia fatto proprio alle Olimpiadi, un evidente appuntamento con il destino
Già, perché quattro anni fa gli Olympic Games di Sochi, li aveva potuti solamente commentare da studio e non correre in pista come avrebbe fortemente voluto
A toglierla letteralmente dai “giochi” un maledetto infortunio subito poco più di un mese prima a Lake Louise. Durante la discesa libera il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro fece “crack” e con lui i sogni di gloria in terra russa
Dagli studi di un emittente televisiva italiana Sofia commentò la vittoria in discesa della svizzera Dominique Gisin, prima ex aequo (fatto più unico che raro) con la slovena Tina Maze
Oggi la Gisin è commentatrice tecnica della tv svizzera e quando Sofia è passata davanti alla sua postazione è successo qualcosa di davvero emozionante
“Ricordo che nel 2013, di ritorno da Lake Louise, stavo su una sedia a rotelle in aeroporto, una ragazza mi bussò sulla spalla e mi disse di prendere il suo biglietto
Lei era in business, io invece in economy
Quella ragazza era Dominique, sapevo chi fosse, ma non la conoscevo affatto di persona
A quattro anni di distanza, dopo alti e bassi, mille gare, mille sconfitte, dopo tante gioie e dolori, ti ritrovo qui davanti a me
io sto vincendo l’Olimpiade e…e sono emozionata!“
Si abbracciano Sofia e Dominique, ed è un abbraccio spontaneo e pieno di riconoscenza che vale e pesa più di una medaglia d’oro
Ancora una volta
rinunciare non ha significato perdere, ma soltanto rinviare il successo
Da Simone Moro a Sofia Goggia il passo è breve